martedì 13 gennaio 2009

MUSICA A COLORI


Sono restata piacevolmente sorpresa dall'invenzione di questo nuovo strumento che, finalmente, permetterà ai ciechi di vedere i colori...e tutto questo grazie alla musica!

Si tratta di un piccolo computer, messo a punto dagli scienziati dell’Università delle Baleari, il cui compito è quello di raccontare, con i suoni, i colori ai bambini non vedenti.

Il dispositivo è ancora in via sperimentale ed è in grado di tradurre in note musicali le varie tonalità di colore superando, in tal modo, il problema della soggettività delle interpretazioni facendo leva su quelle più “comuni”: i suoni gravi richiamano ad esempio i colori scuri e i suoni acuti quelli chiari.

Pur trattandosi di un'invenzione recente, furono molti i tentativi di connubio tra la sensazione uditiva della musica e quella visiva della pittura e dei colori.

Pensate, ad esempio, che il primo tentativo di musica colorata risale al 1725, quando il gesuita Louis-Bertrand Castel presentò il "clavicembalo oculare". Tale strumento doveva avere la capacità di dipingere i suoni con i colori ad essi corrispondenti, in maniera tale, sosteneva Castel, che un sordo potesse gioire e giudicare della bellezza di una musica tramite i colori ed un cieco potesse giudicare dei colori tramite i suoni.
Lo strumento doveva funzionare come un clavicembalo tradizionale, tranne per il fatto che ad ogni nota era associato, secondo studi approfonditi dello stesso gesuita, un colore, che si doveva mostrare allorché si pigiava il tasto della nota corrispondente.

Se ci pensate distinguere i colori è uno degli aspetti piu' importanti della realta' che ci circonda. E' cosi', infatti, che attribuiamo significati e valori simbolici a cio' che vediamo...e da oggi, grazie alla musica, anche i non vedenti saranno in grado di farlo!

3 commenti:

Thomas ha detto...

credo che più si aiutino le persone con disabilità a sentirsi normali tra di noi più siamo soddisfatti in Spirito di fare bene, anche il tuo blog conferma il fatto che sei una persona predisposta a fare e dare il bene.

Lezz ha detto...

Che bello!!! Finalmente un'invenzione che può, nella maniera più genuina, unire due forme d'arte in modo che anche quelli meno fortunati di noi possano gioirne...
Il tuo post è un esempio del fatto che essere educatrice sia per te una cosa sentita...e del prenderti cura degli altri. Go on Linda!!!

davide ha detto...

credo che i due commenti precedenti mi abbiano letto nel pensiero..... quindi sottoscrivo in pieno le loro parole e non aggiungo altro.
Per dirla con Lezz.....Keep it rollin' Linda!