mercoledì 26 novembre 2008

IL RAP?MUSICA PER NEONATI


Per chi crede ancora nel mito delle note di Mozart come miglior antistress per i neonati...si sbaglia!E' quanto emerso nella terza edizione della ‘Settimana del suono’ tenutasi a Parigi, dove la musicoterapeuta Edith Lecourt ha sostenuto che la musica di Mozart non ha un effetto migliore della musica di Schubert o di qualsiasi altro compositore.

Il RAP, invece, più di tutto, rilassa alcuni neonati, in generale però tutta la musica va bene, basta che sia di qualità!
I bimbi, infatti, ne colgono l’originalità e comprendono, a modo loro, i testi delle canzoni.

Per gli esperti, dunque, una cosa è certa: la musica ha un’influenza positiva sui bambini. Tutta e fin dai primi giorni di vita.

Addirittura una ricerca pubblicata nel 2005 da ‘Psicological Science’ dimostrava che i bambini che vanno a lezioni di musica sviluppano una maggiore intelligenza. Le note stimolerebbero quindi l’intelligenza e la socialità, indurrebbero la calma, favorirebbero il benessere e…avrebbero un effetto molto rilassante!

martedì 25 novembre 2008

EDUCATORI MUSICALI


Essendo in un corso per educatori e trattando, nel mio blog, di musicoterapia mi sembrava particolarmente interessante mostrarvi anche alcune iniziative proposte per acquisire metodologie e tecniche musicali per la disabilità, favorendo il sostegno e l'integrazione scolastica e sociale di persone con disabilità fisica, sensoriale, cognitiva e relazionale.

Nasce con questi importanti obiettivi il nuovo corso triennale promosso dal Conservatorio Pollini di Padova - Istituto di Alta Formazione Artistica e Musicale.

Questa preziosa iniziativa intende preparare alla professione di educatore musicale, una figura che includa tra le proprie competenze specifiche un'attenzione particolare alle didattiche musicali speciali e che sia in grado di inserirsi efficacemente in tutti quei contesti nei quali necessiti la presenza di un educatore in grado di coniugare gli obiettivi didattici e formativi curricolari, con le necessità specifiche di persone con disabilità, o a rischio di disagio sociale.

Che ne pensate?!

mercoledì 19 novembre 2008

ANCHE IL TATTO VUOLE LA SUA PARTE


La musicoterapia risulta efficace anche per i piccoli non udenti. Sembrerà un pò un'antinomia, una contraddizione in termini ma se ci pensate...anche la loro anima può ascoltare!
Nell'ascolto di una melodia, di un suono o di un rumore, infatti, ha molta importanza il tatto: i bimbi percepiscono le vibrazioni dei suoni con tutta la superficie corporea e non solo con le orecchie. In particolar modo, i piccoli non udenti messi a contatto con gli strumenti musicali, oppure toccando la propria cassa toracica mentre emettono un suono, ne percepiscono la vibrazione: così, anche loro, possono fare l'esperienza dell'ascolto. La musicoterapia viene utilizzata, quindi, anche per aiutare i bambini sordi ad abituarsi agli apparecchi acustici e a mettersi in relazione con l'esterno. A mio avviso una tecnica particolarmente efficace...che ne pensate?

martedì 18 novembre 2008

IN NOME DEL FIGLIO


Non è un caso che proprio nei giorni della sentenza della Cassazione sul caso di Eluana Englaro, arriva su Rai uno "In nome del figlio", la storia vera di un risveglio: quella di Gianluca Sciortino, un bambino di dieci anni, andato in coma all'improvviso per un emoragia cerebrale e risvegliatosi "miracolosamente" 40 giorni dopo, sulle note di una canzone del suo cantante preferito, Antonello Venditti.
Al centro del film c'è la figura della mamma, Gerarda, che non ha mai perso la speranza e non ha mai voluto accettare il coma di suo figlio, riuscendo ad ottenere un permesso speciale a poter passare con il bambino dieci minuti al giorno. Durante queste visite faceva ascoltare a Gianluca la musica, ma anche i suoni della casa e della scuola, che aveva avuto l'intuizione di registrare. Il risveglio di Gianluca avverà, poi, il 24 dicembre, nel momento in cui sua madre gli augura un bun Natale. Da quel giorno la musica entrerà a far parte della vita di quel bambino e ora Gianluca, che ha ventisei anni, sogna di affermarsi come cantautore. Ecco un'altro esempio di come la musica possa diventare terapia...oserei dire quasi "una medicina",e facendovi riflettere su come sia possibile un risveglio vorrei sapere le vostre opinioni su quanto sta succedento attualmente: accanimento terapeutico o eutonasia?

domenica 16 novembre 2008

MUSICA PER LA VITA


Un'orchestra sinfonica di giovani che suona Stravinskij, Mahler, Bizet, Gershwin, con violini, violoncelli, contrabbassi, arpe, fiati e percussioni. Detto così sembrerebbe una cosa normale.
E invece è un'esperienza fuori dal comune, perchè a comporla sono ragazzi con sindrome autistica, ritardi cognitivi, difficoltà di comunicazione e relazionale. Si chiama Esagramma, ed è un progetto nato nel 1999; la maggior parte dei musicisti di quest'orchestra, prima di intraprendere questa terapia di recupero attraverso la musica, aveva una capacità di attenzione che non superava i tre minuti, ma oggi suona uno strumento per oltre due ore di concerto. Un miracolo reso ancora più incredibile dal fatto che la maggior parte dei musicisti suona a memoria, dal momento che non è in grado di leggere uno spartito.
Dove sta la terapia? Nel semplice godimento di un'esperienza estetica, nella consapevolezza di saper fare qualcosa non solo per sè ma anche per chi ascolta.

mercoledì 12 novembre 2008

LA MUSICA NEL SILENZIO


Oggi vi vorrei far riflettere su come il silenzio in realtà sia musica. Sono rimasta affascinata a al tempo stesso interessata dalla figura di John Milton Cage, uno dei musicisti fondamentali del 900.Egli, dopo aver visitato la camera anecoica dell'università di Harvard, una stanza insonorizzata in cui poter "ascoltare il silenzio", riuscì a sentire dei suoni, i suoni del suo corpo: il battito del cuore, il sangue in circolazione. Ciò che ne ricava è la consapevolezza dell'impossibilità del silenzio assoluto.
Nel 1952, in seguito a quest'esperienza, compone 4’33”, per qualsiasi strumento. L'opera consiste nel non suonare lo strumento.
Il significato del silenzio è la rinuncia a qualsiasi intenzione. La rinuncia alla centralità dell'uomo. Il silenzio non esiste, c'è sempre il suono e Cage vuole condurre all'ascolto dell'ambiente in cui si vive, all'ascolto del mondo...Un noto proverbio brasiliano dice che "Dio ci ha dato due orecchie e una bocca per ascoltare il doppio e parlare la metà"...o forse perchè ascoltare è il doppio più difficile di parlare? Lascio aperta la discussione e vi invito a a guardare Il magnifico concerto...silenzioso!http://video.google.com/videoplay?docid=-1734970898905537502

martedì 11 novembre 2008

UN VOLO SENZA ALI


L'anno scorso ho avuto la splendida opprtunità di partecipare ad un convegno tenuto da Simona Atzori, una ragazza nata senza gli arti superiori e che, nonostante tutto, è una bravissima pittrice e una ballerina fantastica! Pensate un po'...all'eta di quattro anni si avvicina alla pitttura come auotodidatta e a sei anni inizia un corso di danza classica e tutto questo facendo affidamento solo ed esclusivamente alle sue gambe. Ho deciso, dunque, di inserire questo post per riflettere come la musica possa essere una bellisima modalità di esprimere noi stessi e per convincervi ulteriormente vi scriverò di seguito una delle più belle frasi di Simona:"Ogni volta che penso al mio corpo, lo immagino che si muove nello spazio e nel tempo...volo senza ali...credo sia la definizione perfetta del mio modo di danzare e per ciò che la danza rappresenta per me...un modo per volare via dal mondo...per raggiungere ciò che sta al di là della realtà...dove il mio corpo e la mia mente sono un tutt'uno".
A me è bastato vederla danzare, osservare i suoi quadri per capire che molto spesso le persone disabili siamo noi!Vi lancio questa provocazione e aspetto i vostri commenti...

martedì 4 novembre 2008

ASCOLTIAMO MOZART PRIMA DELL'ESAME...IL 30 E LODE ASSICURATO!


"Nel 1993 è stato dimostrato con un famoso esperimento pubblicato sulla rivista scientifica NATURE che la musica di Mozart è in grado di migliorare la percezione spaziale e la capacità di espressione.Ottantaquattro studenti furono suddivisi in 3 gruppi e sottoposti all’ascolto di 3 musiche diverse: il primo gruppo ascoltò musica easy-listening, il secondo ascoltò una sinfonia di Mozart, il terzo non ascoltò musica ma solo silenzio.Subito dopo l’ascolto i 3 gruppi furono sottoposti a una prova di ragionamento spaziale tratta da un test di intelligenza riconosciuto internazionalmente, lo Stanford-Binet. I risultati furono stupefacenti: il gruppo che aveva ascoltato Mozart prima del test, ottenne un punteggio mediamente superiore di 10 punti rispetto agli altri. Tale effetto aveva però una durata di soli 15 minuti dopo l’ascolto. Si parla perciò di EFFETTO MOZART."...Che ne pensate?!...io direi che vale la pena provare:)

CHIUDIAMO GLI OCCHI E...RILASSIAMOCI!


Salve!chi di voi non ha mai provato a rilassarsi un pò ascoltando le note di una canzone?!Immagino che un pò tutti si siano trovati in questa situazione...

Ebbene oggi vi vorrei lasciare qualche consiglio su come beneficiare in profondità della musica, ovvero su come saperla ascoltare veramente. Alcuni studiosi sono sempre più convinti del fatto che i rumori in cui siamo costantemente immersi finiscono col produrre un frastuono che si ripercuote anche al nostro interno, che ci impedisce di poter entrare in contatto con la nostra essenza più profonda. Pertanto, la migliore preparazione all’ascolto consiste nella respirazione, nella tranquillità, e soprattutto in un atteggiamento non-critico nei confronti del suono. Significativa è anche la postura che deve essere preferibilmente quella seduta, con le gambe non accavallate, le braccia staccate dal corpo poggiate su comodi braccioli. E’ anche importante non indossare abiti troppo stretti, che condizionano la nostra postura.
Altro elemento importante è la chiusura degli occhi poichè la vista non giova al rilassamento e alla focalizzatone sulla propria interiorità.

Ora tocca a voi sperimentare e poi...fatemi sapere!