venerdì 12 dicembre 2008

ERO UN BAMBINO SOLDATO


Non sono rimasta indifferente dopo aver letto la storia di Ishmael, ragazzo di 12 anni costretto ad armarsi e a combattere contro i ribelli della Sierra Leone.


Il racconto di una vita fatta di strade e sentieri coperti da cadaveri mutilati, dove a parlare erano solo le armi...non un sorriso, non una carezza, non un solo sguardo,...


Solo i miscugli di droghe rendevano questi ragazzi pieni di energie e fieri di loro stessi, l'idea della morta non li sfiorava nemmeno e uccidere era ormai diventato facile come bere un bicchiere d'acqua. Non avevano tempo per restare soli o per pensare...uccidere, uccidere, e ancora uccidere...questa era l'unica realtà possibile!


Ma la salvezza di Ishmael avviene nel momento in cui egli è accolto in un centro di recupero per i bambini soldato, dove si affezionerà, in particolar modo, ad un'infermiera di nome Esther.


Ci sono voluti parecchi mesi, dice Ishmael, "per non veder più scorrere sangue anzichè acqua dal rubinetto", "riuscire a dormire senza l'aiuto di medicinali", e soprattutto "imparare ad obbedire ai civili (infermieri) quando, fino a pochi giorni prima, avevo il potere di decidere le loro vite".


Esther regalerà a Ishmael un walkman e una cassetta di Bob Marley insieme ad un quaderno e una penna per poterci scrivere i testi delle canzoni.


E sarà, proprio a partire da questo momento, che Ishmael comincerà a cantare le strofe delle canzoni, memorizzarne i testi,... lasciandosi poco tempo per pensare a quello che era successo...


Può definirsi tutto questo "musicoterapia"?!


Forse in parte... a me piacerebbe parlare di più del "potere della musica" che non ha cancellato il senso di colpa di Ishmael ma ne ha alleggerito il peso dei ricordi e gli ha dato la forza di pensare ad altro, a quella parte meravigliosa della vita che non aveva mai conosciuto: il bene.

2 commenti:

Unknown ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Unknown ha detto...

Ciao Linda!!
Ho avuto modo anch'io di leggere la testimonianza di questo bambino. Mi ha colpito veramente molto! Curioso il modo con cui Ester, l'infermiera, si è avvicinata a questo bambino che manifestava solo atti violenti. Ester si è relazionata con il giovane ragazzo soldato tramite un walkman...la musica rap e di Bob Marley! Sicuramente questa è musicoterappia!!!
La musica in questo caso ha avuto un valore salvifico molto molto potente!!!!!!!!!!!!!